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Il punto di partenza è la realtà. Quello di arrivo è la rappresentazione che si fa di quella stessa realtà. La volontà è indagare quali siano le radici storiche e culturali dello squilibrio nella rappresentazione e nella considerazione dei due generi, maschile e femminile. La ricerca prevede il ricorso a discipline diverse (sociologia, teorie femministe, critica d'arte e cultura visuale) capaci, solo se integrate, di fornire all'osservatore gli strumenti essenziali per realizzare una corretta interpretazione delle immagini pubblicitarie. Il desiderio, pertanto, stimolare ad una maggior…mehr

Produktbeschreibung
Il punto di partenza è la realtà. Quello di arrivo è la rappresentazione che si fa di quella stessa realtà. La volontà è indagare quali siano le radici storiche e culturali dello squilibrio nella rappresentazione e nella considerazione dei due generi, maschile e femminile. La ricerca prevede il ricorso a discipline diverse (sociologia, teorie femministe, critica d'arte e cultura visuale) capaci, solo se integrate, di fornire all'osservatore gli strumenti essenziali per realizzare una corretta interpretazione delle immagini pubblicitarie. Il desiderio, pertanto, stimolare ad una maggior sensibilizzazione e fornire una metodologia d'indagine completa. Ma è la conduzione della ricerca a sorprendere: si parte da una fotografia veicolante modelli di rappresentazione lesivi e discriminanti per chiudere con un'altra fotografia, questa volta in aperto contrasto con quei modelli. Questo chiarisce quanto non siano i mezzi di comunicazione in sé ma l'uso che se ne fa a dover essere messo indiscussione e mostra la pubblicità come una delle principali determinanti del panorama visuale contemporaneo.
Autorenporträt
Serena Cavalcoli è nata a Ravenna, una città che profuma di mare e di storie. Si laurea in comunicazione della cultura e delle arti a Ferrara. E' in quegli anni che sviluppa la curiosità per la storia dell'arte, la fotografia, i media e uno sguardo critico sulle rappresentazioni femminili sessiste e stereotipate. Da qui, questo libro.