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I Sonetti lussuriosi sono una raccolta di sonetti erotici pubblicati nel 1526. L'opera è divisa in due libri che raccolgono rispettivamente sedici e tredici composizioni. I sonetti sono ispirati dalle incisioni erotiche del pittore Marcantonio Raimondi (su disegni di Giulio Romano), pubblicate una prima volta nel 1524 sotto il titolo I Modi o Le 16 posizioni. Dubbi amorosi è una raccolta di brevi componimenti poetici (ottave e quartine) di Pietro Aretino scritta nel XVI secolo, poco dopo la composizione dei Sonetti lussuriosi nel 1526. La raccolta comprende ben trentuno "dubbi" ovvero piccole…mehr

Produktbeschreibung
I Sonetti lussuriosi sono una raccolta di sonetti erotici pubblicati nel 1526. L'opera è divisa in due libri che raccolgono rispettivamente sedici e tredici composizioni. I sonetti sono ispirati dalle incisioni erotiche del pittore Marcantonio Raimondi (su disegni di Giulio Romano), pubblicate una prima volta nel 1524 sotto il titolo I Modi o Le 16 posizioni. Dubbi amorosi è una raccolta di brevi componimenti poetici (ottave e quartine) di Pietro Aretino scritta nel XVI secolo, poco dopo la composizione dei Sonetti lussuriosi nel 1526. La raccolta comprende ben trentuno "dubbi" ovvero piccole composizioni nelle quali Aretino sottolinea tramite brevi storie i problemi di mariti, di donne, di prostitute e di lussuriosi che riguardano solo il sesso. In seguito alla stesura di ciascun dubbio, l'Aretino inserisce una "risoluzione" nella quale inserisce delle massime e delle morali su come risolvere le varie situazioni (Aonia edizioni).
Autorenporträt
Nato ad Arezzo nel 1492, Pietro Aretino non si denominò mai col suo patronimico ma sempre col nome della sua città. Della sua infanzia quasi nulla è noto, ma si sa che nell'adolescenza visse e a Perugia sia per frequentare l'università sia per studiare pittura, e come pittore si firmò per qualche tempo. Nel 1517 fu a Roma, alla corte di Leone X; qui assistette al conclave del 1522, in occasione del quale compose delle pasquinate, ovvero dei poemetti satirici. Con l'ascesa al soglio pontificio del fiammingo Adriano VI (o, come lo chiamò l'Aretino, "la tedesca tigna") prese a viaggiare per la penisola e lavorò a Mantova, al servizio di Giovanni dalle Bande Nere. Tornò a Roma nel '23 e, sotto papa Clemente VII, riacquistò notorietà e benevolenza popolare. In questo periodo compone i Sonetti Lussuriosi, ispiratigli dalle tavole pornografiche di M. A. Raimondi sui disegni di Giulio Romano, e scrisse la Cortigiana. Ma l'invidia e la malevolenza del datario pontificio, mons. Giberti, interruppero questo periodo felice: alla fine del luglio 1525 viene accoltellato da un sicario del monsignore. L'Aretino lasciò così Roma e, dal 25 marzo 1527, si trasferì a Venezia, la città anticortigiana per eccellenza, l'unica, a detta di lui, totalmente opposta a Roma, sede di tutti i vizi. Qui scrisse e diede alle stampe la maggior parte delle sue opere e qui morì, probabilmente di apoplessia, il 21 ottobre 1556.