2,99 €
inkl. MwSt.
Sofort per Download lieferbar
  • Format: ePub

"Racconti sardi" venne pubblicata per la prima volta nel 1894 ed è composta da otto novelle.La prima, intitolata “Di notte”, narra di un tradimento che “va punito con la vendetta”, perché così recita l’ordinamento giuridico barbaricino non scritto, che impone alle famiglie di vendicare le offese ricevute.Seguono “Il mago” e “Ancora magie”, due novelle che testimoniano la profonda conoscenza, da parte della Deledda, della mentalità superstiziosa e magica assai diffusa in Sardegna, ieri come oggi. Entrambe si rifanno alle pratiche di medicina popolare e agli antichi culti che legano il folklore…mehr

Produktbeschreibung
"Racconti sardi" venne pubblicata per la prima volta nel 1894 ed è composta da otto novelle.La prima, intitolata “Di notte”, narra di un tradimento che “va punito con la vendetta”, perché così recita l’ordinamento giuridico barbaricino non scritto, che impone alle famiglie di vendicare le offese ricevute.Seguono “Il mago” e “Ancora magie”, due novelle che testimoniano la profonda conoscenza, da parte della Deledda, della mentalità superstiziosa e magica assai diffusa in Sardegna, ieri come oggi. Entrambe si rifanno alle pratiche di medicina popolare e agli antichi culti che legano il folklore sardo alle religioni primitive: il primo racconta di un mago e di una misteriosa pietra parlante; il secondo dei presunti poteri di un olio consacrato. Sebbene possano sembrare due “storie” di fantasia, si tratta al contrario di due “racconti storici” dei quali si occuparono, come specificò la Deledda in una nota, “persino i giornali dell’isola”.Con “Romanzo minimo” la Deledda si confronta con una trama più intricata che ha come tema principale quello dell’amore tormentato e dei legami familiari ambigui. I paesaggi, dall’atmosfera gotica e romantica, insieme alle particolari descrizioni dei personaggi, riescono magistralmente a trasmettere quel senso di conflitto latente tra modernità ed arcaicità, novità e decadenza, tipico della produzione deleddiana.Segue “La dama bianca”, racconto fantastico che si richiama alla tradizione orale dei Contos de foghile: le antiche fiabe e leggende che i maestri della narrazione erano soliti raccontare ai più giovani davanti al fuoco. Un “mistero diabolico” per una novella ricca di tesori ed enigmi che saranno svelati da un prezioso e “bizzarro” testamento, redatto in lingua sarda e scritto con “calligrafia antica”.È un dramma intimo, invece, quello che fa da sfondo a “In sartu”, racconto che, come indicato dal titolo in sardo, si svolge all’aperto, nella campagna sarda. Magistrale descrizione della vita pastorale, oltre che di alcune pratiche magiche e stregonesche tipiche della medicina popolare sarda, come sa medichina de s’istria.Misteri e gelosie sono i fili conduttori della novella “Il padre”: storia ambientata in una Sardegna che non svolge il ruolo passivo di sfondo neutro, ma emerge con carattere nel paesaggio e nei modi di comportarsi e di parlare dei protagonisti. La raccolta si conclude con “Macchiette”, una novella composta da cinque scene tematiche o “macchie” che rappresentano ognuna una fase del giorno: la mattina, il pomeriggio, l’ora del tramonto, la sera e la notte.In queste novelle della Deledda, realtà e fantasia, storia e leggenda, sembrano continuamente intrecciarsi, al punto che alcuni racconti storici possono sembrare fiabe e le storie di fantasia realtà. Sullo sfondo la Sardegna, ovvero la “terra delle leggende, delle storie cruente e sovrannaturali, delle avventure inverosimili”, abitata da genti dalla “fantasia calda e immaginosa”.L’autriceGrazia Deledda nacque a Nuoro nel 1871. Fu una scrittrice autodidatta. Cominciò la sua carriera narrativa collaborando con numerose riviste di costume e cultura.Verso la fine dell’Ottocento, durante un breve soggiorno a Cagliari, incontrò Palmiro Madesani che divenne suo marito e col quale si trasferì a Roma. Nel 1926, unica donna in Italia, fu insignita del Premio Nobel per la Letteratura, per il suo senso artistico e le sue originali capacità creative. Visse nella capitale italiana sino al 1936, anno della sua morte.La Deledda è autrice di numerosi romanzi, novelle, saggi e articoli di vario genere. Tra le sue opere più famose: Fiabe e leggende sarde, Elias Portolu, Canne al vento, La madre e Cosima, quasi Grazia.L’eBookIl testo è stato regolarizzato secondo le norme grafiche attualmente in uso, in modo da agevolarne la lettura e la fruizione. La presente edizione, dotata di sommario e di una nota introduttiva, è stata progettata per i dispositivi e le applicazioni di lettura digitale.
Autorenporträt
Grazia Deledda (1871-1936) was an Italian writer who achieved international acclaim and recognition for her literary works, particularly her novels and short stories. She was born in Nuoro a town located in Sardinia, Italy, which would later serve as a significant influence on her writing. This regional focus would become a hallmark of her writing, distinguishing her from many of her contemporaries in Italian literature. Her breakthrough came with the novel ""Elias Portolu"" (1903), which garnered critical praise and established her reputation as a significant voice in Italian literature. Many of Deledda's works explore themes such as love, longing, fate, and the clash between tradition and modernity. In 1926, Grazia Deledda became the first Italian woman to receive the Nobel Prize in Literature, a testament to the international recognition of her literary achievements. The Nobel Committee praised her ""idealistically inspired writings which with plastic clarity picture the life on her native island [Sardinia] and with depth and sympathy deal with human problems in general."" Deledda's writing style is characterized by its lyrical prose and vivid descriptions of nature, which serve as both a backdrop and a reflection of her characters' inner lives. Her works continue to be celebrated for their insightful portrayal of Sardinian culture and their exploration of universal themes that resonate across cultures and time periods. Throughout her career, Grazia Deledda wrote numerous novels, short stories, and essays, leaving behind a rich literary legacy that continues to inspire readers and scholars alike. Her contributions to Italian literature and her ability to capture the complexities of human experience have cemented her place as one of the foremost writers of her generation.