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Come suggerisce il titolo, la lettera fu scritta da Kafka al padre nel 1919 ma fu pubblicata solo nel 1952, postuma. È grazie al suo contenuto che possiamo sciogliere almeno parzialmente i nodi della prosa kafkiana e capire meglio alcuni dei suoi temi più surreali e oscuri. È in realtà un'epistola molto dura e critica nei confronti del genitore, al quale rimprovera un'azione educativa troppo autoritaria e traumatica, tanto da ricordare alcuni temi poi approfonditi anche da Sigmund Freud. L'autore ricorda anche la propria infanzia, le paure dell'adolescenza, un misto di sentimenti nei confronti…mehr

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Produktbeschreibung
Come suggerisce il titolo, la lettera fu scritta da Kafka al padre nel 1919 ma fu pubblicata solo nel 1952, postuma. È grazie al suo contenuto che possiamo sciogliere almeno parzialmente i nodi della prosa kafkiana e capire meglio alcuni dei suoi temi più surreali e oscuri. È in realtà un'epistola molto dura e critica nei confronti del genitore, al quale rimprovera un'azione educativa troppo autoritaria e traumatica, tanto da ricordare alcuni temi poi approfonditi anche da Sigmund Freud. L'autore ricorda anche la propria infanzia, le paure dell'adolescenza, un misto di sentimenti nei confronti del padre che oscilla tra l'ammirazione sfrenata e l'odio incontrollabile, una difficile vita familiare, il rapporto conflittuale con le sorelle. Non capita spesso di riuscire a entrare nelle camere segrete della mente di un grande scrittore per comprendere quali influenze e quali snodi psicologici abbiano contribuito a crearne lo stile e i temi: in queste pagine è possibile farlo. All'interno - come in tutti i volumi Fermento - gli "Indicatori" per consentire al lettore un agevole viaggio dentro il libro.
Autorenporträt
Über Kafka sind Millionen Seiten publiziert worden - da tut es gut wenn sich einer kurz hält. Klabund, bitte übernehmen: "Neben Max Brod und Ernst Weiß ist wohl der bedeutendste Prager Dichter der jungverstorbene Franz Kafka (1883-1924), ein strenger Erzähler in der Novelle Der Heizer und in dem Roman Das Schloß, der an Strindbergs Traumspiele erinnert." Punkt, mehr nicht, genau viereinhalb Zeilen. Zum Trost: die anderen kriegen auch nicht mehr, mit einigen Ausnahmen. Klabund wird bei Klabund auf immerhin 11 Zeilen abgehandelt, Franz Werfel auf vollen zwei Seiten und Schiller auf dreieinhalb Seiten, mit zusätzlicher Bildseite. Zum Klabautermann, das ist ungerecht! Hand aufs Herz - würde Sie Klabunds Viereinhalbzeiler anregen, etwas von diesem Kafka zu lesen? Tja, wer mehr wissen will, der besuche das Portal "Franz Kafkas Welt". Oder die Buchhandlung im Kafkahäuschen im Goldenen Gäßchen. Bis bald!