Ispirandosi alla Tradizione filosofica cinese, che si fonda sulla conoscenza sensoriale del Mondo ponendo l’uomo come mediatore fra gli opposti complementari di Terra e di Cielo (Yin e Yang), e le Stagioni come “organi” fondamentali al benessere (tanto fisico che psichico) dello stesso, l’autrice introduce questi elementi come personaggi di una pseudo favola al fine di rendere più facile la comprensione di un testo a contenuto filosofico, che si rivela di complemento a quello della Tradizione classica occidentale. La narrazione si snoda a partire da una “sorta di caos primordiale dove Sole e Luna, Cielo e Terra e le Stagioni stesse si animano, strada facendo, di una vita propria conducendo l’uomo, mediante il metodo della conoscenza empirica del Mondo, alle energie che presiedono alla formazione del suo carattere e al luogo dell’illuminazione.” Illuminazione della mente logica che scopre la complementarietà del pensiero del cuore, portandoci a riconsiderare il nostro filo della vita individuale, troppo spesso ripiegato su se stesso.