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Ma chè? Sempre l'istesso (1. Akt)
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Come ti piace imponi
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Amico, il passo affretta
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Deh se piacer mi vuoi
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Amico, ecco il momento
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Deh prendi un dolce amplesso
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Serbate, oh Dei custodi
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Te della patria il padre
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Adesso, oh Sesto
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Del più sublime soglio
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Non ci pentiam
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Ah perdona il primo affetto
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Che mi rechi in quel foglio?
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Di Tito al Piè... - Ah, se fosse intorno al trono
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Ancora mi schernisce? - Parto, ma tu ben mio
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Vedrai, Tito, vedrai, che alfin sì vile
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Vengo... aspettate... Sesto!
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Oh Dei, che smania è questa
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Deh, conservate, oh Dei
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Sesto, come tu credi (2. Akt)
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Torna di Tito a lato
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3
Partir deggio, o restar? - Sesto!
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Se al volto mai ti senti
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Ah grazie si rendano
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Già de' pubblici giuochi
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Tardi s'avvede
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No, così scellerato
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9
Cesare, nol diss'op? - Tu fosti tradito
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Che orror! Che tradimento! - Ma, Publio, ancora Sesto non vienne?
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Quello di Tito è il volto!
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Eppur mi fa pietà
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Deh par questo istante solo
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Ove s'intense mai più contumace
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Publio - Se all'impero, amici Dei
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Publio, ascolta!
00:03:01
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Non giova lusingarsi - S'altro che lacrime
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Ecco il punto, oh Vitellia
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Non più di fiori
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Che del ciel, che degli Dei
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Pria che principio a' lieti - Sesto, de'tuoi delitti
00:02:28
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Ma che giorno è mai questo?
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Tu, è ver, m'assolvi, Augusto
00:03:25
