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La strage nel castello degli Alberti è avvenuta nel 1686 in un borgo incastonato in una montagna rocciosa. Il suo nome è Pentidattilo e ci troviamo a circa 15 chilometri da Reggio Calabria. Accadde tutto esattamente la notte della vigilia di Pasqua e la storia sembra la narrazione della famosa storia tra Romeo e Giulietta di William Shakespeare, in cui le due famiglie rivali si odiavano da sempre. Qui le cose sembrano perlopiù identiche; anche qui i familiari si opponevano per la rivalità e l’odio di un tempo per via del casato. In effetti, l’unione tra i due giovani innamorati non era mai…mehr

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Produktbeschreibung
La strage nel castello degli Alberti è avvenuta nel 1686 in un borgo incastonato in una montagna rocciosa. Il suo nome è Pentidattilo e ci troviamo a circa 15 chilometri da Reggio Calabria. Accadde tutto esattamente la notte della vigilia di Pasqua e la storia sembra la narrazione della famosa storia tra Romeo e Giulietta di William Shakespeare, in cui le due famiglie rivali si odiavano da sempre. Qui le cose sembrano perlopiù identiche; anche qui i familiari si opponevano per la rivalità e l’odio di un tempo per via del casato. In effetti, l’unione tra i due giovani innamorati non era mai stata gradita. A tal proposito accadde una tragedia ancora oggi ricordata da tutti con grande orrore, che ha lasciato un segno in tutti i Calabresi di ieri e oggi e ha dato adito a degli scrittori e ai visitatori di scrivere qualunque cosa, aggiungendo anche elementi fantasiosi, tanto da suscitare tantissime ispirazioni per scrivere numerosi libri. Oggi questo magnifico borgo di Pentidattilo è meta di tantissimi e innumerevoli turisti che giungono da ogni parte del mondo. Il significato del nome del paese di Pentadattilo deriva dal greco “mano”, per la sua forma come le cinque dita. In seguito, si abbatterono altre e numerose catastrofi come: il terremoto del 1783 che distrusse gran parte del paese, poi quello del 1908, poi ci fu l'inondazione delle fiumare, infine altre storie, che lo fecero definire da molti il paese dalla mano del diavolo, il paese fantasma, la roccia che sanguinava per via della morte di Simone trafitto dalla spada di Giuseppe Scrufari il traditore, sbattendolo contro la roccia. Oggi è un borgo con pochi abitanti che si ravviva e si veste a festa il sabato e la domenica con i negozietti e ristori aperti alla gran massa di turisti.