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Scientemente rimossa dalla cultura oggi dominante, nell'Italia e nell'Europa del tardo medioevo e della prima età moderna la morte era 'vissuta' con maggiore confidenza e consapevolezza; e talvolta con serenità. Nei modi del morire e nel pensare la morte – e nella ritualità religiosa e civile, così varia e ricca, che la accompagnavano – si rispecchiavano i valori e le scelte di ricchi e poveri, di re e contadini, di mercanti e soldati, di nobili e chierici, di donne e uomini. A distanza di qualche decennio dalle grandi ricerche che hanno aperto anche per l'Italia questa prospettiva di indagine…mehr

Produktbeschreibung
Scientemente rimossa dalla cultura oggi dominante, nell'Italia e nell'Europa del tardo medioevo e della prima età moderna la morte era 'vissuta' con maggiore confidenza e consapevolezza; e talvolta con serenità. Nei modi del morire e nel pensare la morte – e nella ritualità religiosa e civile, così varia e ricca, che la accompagnavano – si rispecchiavano i valori e le scelte di ricchi e poveri, di re e contadini, di mercanti e soldati, di nobili e chierici, di donne e uomini. A distanza di qualche decennio dalle grandi ricerche che hanno aperto anche per l'Italia questa prospettiva di indagine (Ariès, Tenenti), il volume percorre – attraverso una serie di approfondimenti, penetranti e suggestivi – un tema affascinante e complesso, al quale nessun lettore potrà dirsi estraneo.Francesco Salvestrini è ricercatore di Storia medievale all'Università di Firenze; si occupa di storia toscana, con attenzione soprattutto alla storia monastica. Gian Maria Varanini è professore ordinario di Storia medievale all'Università di Verona; le sue ricerche riguardano prevalentemente la storia politico-istituzionale dell'Italia centrosettentrionale. Anna Zangarini insegna Editing alla facoltà di Lingue e letterature straniere dell'Università di Verona.