Portando con sé soltanto il Libro dei Libri, Enzo Fontana si mette in viaggio alla volta di Israele. È alla ricerca di qualcosa, ma nemmeno lui sa di cosa si tratti precisamente. Spostandosi attraverso alcuni dei luoghi più suggestivi della Terrasanta, in compagnia di frati trappisti dalla guida spericolata e giovani sposini in pellegrinaggio di nozze, Fontana ci racconta un paese affascinante e pieno di contraddizioni, dove la normalità è continuamente minacciata dal dramma. In nessun posto come qui si avverte tutta la pre-carietà dell’esistenza e l’autore non può fare a meno di interrogarsi sulla condizione umana. Con lo stile coinvolgente proprio di chi della propria opera fa un punto di partenza su cui costruire una riflessione comune, Fontana intreccia passato e presente, fatti reali e riflessioni personali in quello che può essere considerato un diario di viaggio capace di dipingere un ritratto profondo e complesso della terra d’Ismaele di ieri e di oggi.