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Il giorno se ne andava cercando altri giardini. Sembrava ritrarsi persino il Naviglio, portando con sé le resistenze che affioravano pacatamente nella coscienza di una madre. Chiuderà, qualcuno, le cortine del tempo e non vedremo più gli altri che eravamo. Gli altri che ora siamo… Sentivano  la dolcezza di quello stare insieme, di un rapporto scintillante e casto come solo può esserlo quando si è già madri e padri. E si ha, anche nel cuore, un’altra famiglia. da I colori del naviglio * Laura si rivestiva con metodo. Ora allacciava la sua camicetta. Con cura, un bottone dopo l’altro. Sembrava…mehr

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Produktbeschreibung
Il giorno se ne andava cercando altri giardini.
Sembrava ritrarsi persino il Naviglio, portando con sé le resistenze che affioravano pacatamente nella coscienza di una madre.
Chiuderà, qualcuno, le cortine del tempo e non vedremo più gli altri che eravamo. Gli altri che ora siamo…
Sentivano  la dolcezza di quello stare insieme, di un rapporto scintillante e casto come solo può esserlo quando si è già madri e padri. E si ha, anche nel cuore, un’altra famiglia.
da I colori del naviglio
*
Laura si rivestiva con metodo.
Ora allacciava la sua camicetta. Con cura, un bottone dopo l’altro.
Sembrava che volesse in tal modo recuperare l’integrità del suo corpo, riprenderne il controllo.
Voleva fuggire e s’imponeva di apparire distaccata.
da Laura
*
 Dopo qualche attimo di silenzio, lei riprese:
“Non posso darti ciò che non mi appartiene. Potrei offrirti qualcosa di diverso, ma so già che a te non piacciono i surrogati, le cose a metà.”
“E se mi contentassi?”
“Non saresti più l’uomo adatto alle mie attenzioni, capace di suscitarle.”
da Il giuramento

Una vecchia storiella narra di un saggio che osservava, perplesso, i suoi concittadini correre, correre..., senza sostare mai.
Incuriosito, domandò perché corressero sempre a quel modo.
“Guardiamo al futuro”, rispose uno di loro “e abbiamo bisogno di rafforzarci, ricevere indicazioni e di affidarci, così, alla buona sorte, quella che vorremmo sempre per noi, che è avanti a noi e dunque da venire, perché il passato, certo, più non conta.
E allora corriamo e così, in questo modo, l’inseguiamo.”
“Sei proprio uno stolto”, rispose il saggio.
“Non conosci il valore del tempo e di che e quando esso matura e fa maturare perfino le cose.
Non ti accorgi che, se tu pensi di non riuscire a raggiungere la tua buona sorte oppure se credi che essa tarda ad avvicinarsi a te, è perché tu stai forse correndo troppo e vanamente, e, nella tua immaginazione e guardi nella direzione sbagliata.
È infatti il passato che, che sempre ti appartiene, va esaminato e interpretato da chi è in cerca di lumi e conforto per il suo agire futuro. 
E sicuramente non ha bisogno di correrti davanti ciò che è già in te.”