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Questo libro è fatto per noi, Vecchi e Giovani.Quello che la musica non dice. Quello che, anche senza la musica, piace lo stesso.L'Opera Lirica attinge alla poesia, alla musica, alla pittura e al teatro contemporaneamente: senza una conoscenza delle parti, si rischia di non capire. Quando si alza il sipario, pochi sanno rispondere alle domande: chi? Dove? Quando? Perché? "Il Filo d'Arianna" ci aiuta a rispondere, ci guida verso l'Opera e ci accompagna dentro la vicenda. In questo primo volume incon-treremo Arianna, La Serva Padrona, Norma, Nabucco, Rigoletto, Aida. Veri prototipi del…mehr

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Produktbeschreibung
Questo libro è fatto per noi, Vecchi e Giovani.Quello che la musica non dice. Quello che, anche senza la musica, piace lo stesso.L'Opera Lirica attinge alla poesia, alla musica, alla pittura e al teatro contemporaneamente: senza una conoscenza delle parti, si rischia di non capire. Quando si alza il sipario, pochi sanno rispondere alle domande: chi? Dove? Quando? Perché? "Il Filo d'Arianna" ci aiuta a rispondere, ci guida verso l'Opera e ci accompagna dentro la vicenda. In questo primo volume incon-treremo Arianna, La Serva Padrona, Norma, Nabucco, Rigoletto, Aida. Veri prototipi del melodramma italiano. Giovanni Guazzone ha studiato a Firenze e Pisa, ha imparato le prime cose che contano dal suo professore, poi famoso, Lanfranco Caretti. Ha vinto il concorso alla Scuola Normale Superiore di Pisa per merito della chimica, e l'ha lasciata per colpa della chimica. Ha fatto il tecnico in geologia del petrolio per la Gulf Oil Corp. e per la Montecatini per 12 anni, e per 22 ha insegnato questa disciplina all'Università. Stanco della geologia, si è interessato alla musica colta, forse per rivalsa sulla propria incompetenza. Deve la sua nuova passione a vari incontri lunghi e brevi con musicisti dilettanti e professionisti, fino a persone di chiara fama. Si ricorderà sempre di Enrico Summonte, Fosco Corti, Roberto Gabbiani, Nino Antonellini, Luigi Dallapiccola. Presidente di coro e di complessi solistici, è stato direttore del Polifonico d'Arezzo, fondatore e presidente del Musicus Concentus di Firenze (prima maniera), vicepresidente della Scuola di Musica di Fiesole, socio fon-datore degli Amici della Musica di Firenze. Ha pubblicato con F. Corti una lettura poetico musicale della "Sestina" di Monteverdi, in "La Cartellina", ed. Suvini Zerboni, Milano 1982. L'editing e la grafica di questo libro si devono a suo figlio Emilio, architetto, coinvolto in vari progetti e costruzioni di sale da concerto e teatri, nonché corista amatoriale.