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Research Paper (undergraduate) from the year 2015 in the subject Literature - Modern Literature, grade: PhD, University of Chieti-Pescara (Dipartimento di Studi Medioevali e Moderni), language: Italian, abstract: Questi due saggi, ora accorpati in un unico volume, sono stati scritti con l’intenzione di porre in evidenza quali siano i confini entro cui si delinea il paradigma della diversità all’interno delle vicende esistenziali dell’uomo moderno. Il primo rappresenta la descrizione di un sintagma retorico, quello attinente alla topica dei bambini annegati all’interno di taluni romanzi…mehr

Produktbeschreibung
Research Paper (undergraduate) from the year 2015 in the subject Literature - Modern Literature, grade: PhD, University of Chieti-Pescara (Dipartimento di Studi Medioevali e Moderni), language: Italian, abstract: Questi due saggi, ora accorpati in un unico volume, sono stati scritti con l’intenzione di porre in evidenza quali siano i confini entro cui si delinea il paradigma della diversità all’interno delle vicende esistenziali dell’uomo moderno. Il primo rappresenta la descrizione di un sintagma retorico, quello attinente alla topica dei bambini annegati all’interno di taluni romanzi ottocenteschi e novecenteschi. Il secondo si occupa di un elemento di diversità stavolta non soltanto psicologico e antropologico (la perdita precoce quale inaccettabile “vulnus” all’equilibrio di chi la subisce), ma decisamente fisico, trattando della ricezione della mostruosità nello stesso ambito letterario “fin de siécle” e nella prima parte del secolo XX. Entrambi gli escerti sono corredati da numerosi testi (ove possibile in lingua originale).
Autorenporträt
Giorgio Pannunzio è dottore di ricerca in Lingua e Letteratura delle Regioni d¿Italia. Ha pubblicato numerosi articoli e volumi sulla prosa dannunziana (nonché il volume "Il latino del Vate. Fonti e citazioni latine nel D¿Annunzio narratore", 2015) e sulla novellistica del movimento verista, interessandosi anche della poesia satirica del primo Ottocento e di taluni autori dell¿illuminismo abruzzese. Nel campo delle letterature straniere, talune riflessioni ¿extravagantes¿ lo hanno condotto a studiare i paradigmi semantici di Master e di Nicholas Guillen (questi e altri saggi sono stati poi raccolti nel libro "Nei meandri del testo", del 2013). Ha inoltre curato, tra le altre, l¿edizione delle "Massime" di G. Mezzanotte (1997) e dei "Saggi di guerra" di Federico De Roberto (2014) ed è autore di due monografie, una sul drammaturgo Pietro Saraceni (2013) e l¿altra sul poeta carducciano Antonio della Porta, nonché di un testo sulla letteratura siciliana ¿fin de siecle¿ ("Noterelle di letteratura siciliana", 2013). Ha pubblicato anche una collezione di studi filosofico-letterari e uno studio sul drammaturgo ottocentesco Filippo Barattani (2018). Vive a Lecce, dove insegna in un Liceo.