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Anche se le metafore comprendono una grande varietà di tassonomie, le metafore orientative sono quelle che si basano sulla posizione spaziale per mappare i concetti in altri, riferendosi a una relazione di valenza e verticalità. Secondo Kövecses (2010), le metafore concettuali orientative disegnano posizioni spaziali "verso l'alto" e "verso il basso", in cui "verso l'alto" è solitamente indicato come avente connotazioni positive, mentre i loro opposti, "verso il basso", sono intesi come negativi. Poiché le metafore orientative hanno un contenuto fortemente culturale, questo articolo cerca di…mehr

Produktbeschreibung
Anche se le metafore comprendono una grande varietà di tassonomie, le metafore orientative sono quelle che si basano sulla posizione spaziale per mappare i concetti in altri, riferendosi a una relazione di valenza e verticalità. Secondo Kövecses (2010), le metafore concettuali orientative disegnano posizioni spaziali "verso l'alto" e "verso il basso", in cui "verso l'alto" è solitamente indicato come avente connotazioni positive, mentre i loro opposti, "verso il basso", sono intesi come negativi. Poiché le metafore orientative hanno un contenuto fortemente culturale, questo articolo cerca di svelare con l'applicazione di FILMIP (Filmic Metaphor Identification Procedure, Bort-Mir, 2019) come vengono impiegate attraverso la rappresentazione mediatica nella pubblicità televisiva, in particolare in una narrazione filmica di un'applicazione di apprendimento linguistico per dispositivi tecnologici denominata Babbel (Babbel: Lleva tu carrera al próximo nivel, 2018). Nella narrazione analizzata, la metafora orientativa GOOD IS UP è rappresentata nello spot come uno strumento per persuadere i clienti che il modo migliore per scalare posizioni sul lavoro, è imparare nuove lingue o, al contrario, padroneggiare le competenze in una già conosciuta.
Autorenporträt
María Ibáñez se licenció en filología inglesa en 2019. Este fue el trabajo de análisis que realizó durante la última etapa, en la que comprendió que el mundo de las metáforas le fascinaba. Publicó su primer trabajo en 2020, con un artículo bajo el mismo nombre, Going Up Is Always Good, con la ayuda de su supervisora y mentora, Lorena Bort.