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Le vergini delle rocce, in misura più accentuata dei precedenti romanzi di D'Annunzio, si conforma come un vero e proprio poema in prosa con una trama chiaramente subordinata alla poesia in essa contenuta e con tutti i personaggi (ad eccezione del protagonista) immersi in una fissità atemporale. La poesia raggiunge forse i suoi momenti più alti nelle descrizioni dei paesaggi e degli ambienti naturali che fanno da cornice alla vicenda, emblematici di un Meridione profondo, in cui la vita sembra concentrarsi in una valle appartata dal mondo e dominata da imponenti pareti rocciose. Di…mehr

Produktbeschreibung
Le vergini delle rocce, in misura più accentuata dei precedenti romanzi di D'Annunzio, si conforma come un vero e proprio poema in prosa con una trama chiaramente subordinata alla poesia in essa contenuta e con tutti i personaggi (ad eccezione del protagonista) immersi in una fissità atemporale. La poesia raggiunge forse i suoi momenti più alti nelle descrizioni dei paesaggi e degli ambienti naturali che fanno da cornice alla vicenda, emblematici di un Meridione profondo, in cui la vita sembra concentrarsi in una valle appartata dal mondo e dominata da imponenti pareti rocciose. Di fondamentale importanza è lo stile oratorio adottato nel testo, elaborato da D'Annunzio in lunghi mesi di lavoro e considerato dal Vate essenziale per il successo del romanzo, sia in Italia che all'estero (Aonia edizioni).
Autorenporträt
Nato a Pescara nel 1863, compose il suo primo libro di versi "Primo Vere" a soli 16 anni. Fu uno degli interpreti più abili delle correnti di pensiero e delle mode letterarie europee, tra le quali l'esasperato sensualismo, l'estetismo raffinato e paganeggiante ("Il Piacere", 1889), la tendenza ad ignorare la realtà sociale a favore di un mondo spirituale elevato ed esclusivo. Riuscì quindi a proporsi con successo sia nel mondo letterario che in quello mondano, mettendo in atto quell'estetismo (non privo di scandali e polemiche) che il Decadentismo europeo aveva da poco concepito. Terminata la I Guerra Mondiale, il suo gusto per i grandi gesti lo portò ad occupare Fiume insieme con un gruppo di volontari. La sua attività politica, quella mondana (tra cui spicca la relazione con Eleonora Duse) e quella letteraria fecero di D'Annunzio una sorta di "maestro di costume". Morì nel 1938 nella sua villa di Gardone Riviera, sul lago di Garda.