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Il Novecento è stato contraddistinto da due orribili guerre mondiali, che hanno generato, in tutta Europa, una scia imperdonabile di morte e violenza. In particolare il secondo conflitto bellico ha portato, nel territorio italiano, nel biennio 1943-1945, le caratteristiche di una guerra totale . La popolazione civile divenne ostaggio di nemici contrapposti, obiettivo principale delle armi di sterminio di massa. I soldati combattenti che dall estate del 1943 invasero la nostra penisola, abbandonarono l ottica della guerra tradizionale, ottocentesca, che aveva salvaguardato particolari diritti…mehr

Produktbeschreibung
Il Novecento è stato contraddistinto da due orribili guerre mondiali, che hanno generato, in tutta Europa, una scia imperdonabile di morte e violenza. In particolare il secondo conflitto bellico ha portato, nel territorio italiano, nel biennio 1943-1945, le caratteristiche di una guerra totale . La popolazione civile divenne ostaggio di nemici contrapposti, obiettivo principale delle armi di sterminio di massa. I soldati combattenti che dall estate del 1943 invasero la nostra penisola, abbandonarono l ottica della guerra tradizionale, ottocentesca, che aveva salvaguardato particolari diritti ai civili e affermarono tutte le loro forze contro donne, bambini e anziani. Dal 1943 al 1945 in Italia lo stupro sessuale divenne un'arma di guerra. Le italiane furono imprigionate, torturate, stuprate, seviziate e massacrate, indiscriminatamente, dai nazisti e dagli alleati. Attraverso i documenti d'archivio si è cercato di ricostruire in che modo le istituzioni politiche italiane, la stampa e la storiografia hanno rielaborato la questione degli abusi sessuali avvenuti negli anni di guerra.
Autorenporträt
(Teramo, 1989). Maturità classica. Si laurea in Storia, nel 2008, presso l'Università di Bologna, con una tesi in Antropologia Politica. Ottiene la laurea magistrale in Scienze Storiche, nel 2014, votazione 109/110, dopo un lavoro di ricerca intitolato "Gli stupri di guerra in Italia (1943-45) e la memoria pubblica italiana nel secondo dopoguerra".