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Questo libro mira a valutare l'impatto potenziale che la Corte europea dei diritti dell'uomo (CEDU) ha avuto sulla condotta della Federazione russa durante il conflitto armato in Cecenia. La ricerca ha dimostrato che la Corte europea dei diritti dell'uomo è effettivamente riuscita a sviluppare un'autorità sul comportamento strategico della Russia e, nonostante alcune limitazioni, è stata in grado di influenzare la condotta russa nella lotta contro i separatisti ceceni. D'altra parte, la ricerca ha anche mostrato che l'argomento di Sweet secondo cui la giudizializzazione è una forma di…mehr

Produktbeschreibung
Questo libro mira a valutare l'impatto potenziale che la Corte europea dei diritti dell'uomo (CEDU) ha avuto sulla condotta della Federazione russa durante il conflitto armato in Cecenia. La ricerca ha dimostrato che la Corte europea dei diritti dell'uomo è effettivamente riuscita a sviluppare un'autorità sul comportamento strategico della Russia e, nonostante alcune limitazioni, è stata in grado di influenzare la condotta russa nella lotta contro i separatisti ceceni. D'altra parte, la ricerca ha anche mostrato che l'argomento di Sweet secondo cui la giudizializzazione è una forma di socializzazione e gli stati non solo si abituano progressivamente al meccanismo giudiziario, ma si impegnano sempre più a livello costruttivo, non si è finora concretizzato. Al contrario, con il crescente numero di casi persi a Strasburgo, la Russia tende a securizzare il discorso applicato sia a livello interno che internazionale nei confronti della Corte.
Autorenporträt
Petr Preclik se licenció en la Universidad Masaryk de Brno (República Checa) y en el Centro Interuniversitario Europeo de Derechos Humanos y Democratización de Venecia (Italia). Trabajó como asesor de derechos humanos en la Misión Permanente de la República Checa en Ginebra y en la Delegación de la Unión Europea en Nueva York.