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Questo studio inizia con i problemi legati alle limitate possibilità per i gruppi transfrontalieri di prendere in considerazione le perdite subite nelle filiali estere al momento della tassazione. Queste difficoltà portano alla situazione in cui l'onere fiscale complessivo del gruppo, visto come unità economica, potrebbe superare la sua capacità economica. Tale tassazione eccessiva potrebbe causare al gruppo transfrontaliero svantaggi in termini di flusso di cassa, problemi di liquidità, ridotte possibilità di espansione e potrebbe anche influire sull'organizzazione e sulla localizzazione delle attività commerciali del gruppo. Lo studio ha due obiettivi; in primo luogo analizzare la compensazione transfrontaliera unilaterale delle perdite in filiali estere de lege lata, e in secondo luogo analizzare le conseguenze di diverse alternative, così come l'astensione dall'adottare misure specifiche, al momento di aprire un sistema unilaterale per coprire anche le perdite estere de lege ferenda. A questo proposito, le esperienze dei sistemi unilaterali di compensazione delle perdite austriaco e danese, in cui le perdite subite nelle filiali estere sono riconosciute, servono come preziose fonti di informazione.