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Avete mai dato un nome, una forma, un'anima alle vostre emozioni? Ci avete mai fatto amicizia? Ci avete mai litigato? Gli avete mai chiesto dei consigli? È quello che fa Benedetta durante un intenso viaggio di consapevolezza dentro di sé. >Fiducia, Gioia, Paura, Rabbia, Invidia, Insoddisfazione, Ansia, Tristezza, Felicità, Ossessione, Solitudine, Compassione, Perdono, Amore, Gratitudine. 15 emozioni che arrivano, si presentano, ci fanno delle domande, ci spiegano cosa vogliono e ci danno dei consigli: come gestirle, come conviverci, come trasformarle in un'opportunità. Per accettare qualcuno…mehr

Produktbeschreibung
Avete mai dato un nome, una forma, un'anima alle vostre emozioni? Ci avete mai fatto amicizia? Ci avete mai litigato? Gli avete mai chiesto dei consigli? È quello che fa Benedetta durante un intenso viaggio di consapevolezza dentro di sé. >Fiducia, Gioia, Paura, Rabbia, Invidia, Insoddisfazione, Ansia, Tristezza, Felicità, Ossessione, Solitudine, Compassione, Perdono, Amore, Gratitudine. 15 emozioni che arrivano, si presentano, ci fanno delle domande, ci spiegano cosa vogliono e ci danno dei consigli: come gestirle, come conviverci, come trasformarle in un'opportunità. Per accettare qualcuno bisogna prima conoscerlo; se questo principio è valido per le persone lo possiamo applicare anche alle nostre emozioni. >Ciao, sono la tua Anima... ti va di parlare? non è un semplice libro, ma è un mezzo per viaggiare dentro di sé. Tutte le emozioni, anche quelle che più rifiutiamo, come la paura, la rabbia, l'ansia, la solitudine, la tristezza, hanno infatti dei lati positivi. Tutte le emozioni hanno un messaggio per noi e sono lì per insegnarci qualcosa. Scegliete l'emozione che rifiutate di provare in questo momento o quella di cui avete più bisogno e leggete questo libro. Vivere in modo permanete in uno stato bello è impossibile, ma è nostro potere e nostro dovere ritornarci ogni qual volta ricadiamo nella sofferenza. >La sofferenza può essere trasformata in un'opportunità. Sulla bilancia ci sono sempre due piatti. La vita spesso ne riempie uno con esperienze negative, e lo fa in automatico, senza darci il tempo di essere pronti o di prepararci. Sta a noi, con il nostro atteggiamento, riempire l'altro piatto e riequilibrare il peso degli eventi. Ma dobbiamo anche ricordarci che il cervello umano è strutturato in modo tale che le emozioni negative lasciano una traccia più forte e profonda a livello neuronale, rispetto a quelle positive. È così fin dalla preistoria. Ecco perché è più facile per noi ricordare le esperienze negative e cadere facilmente nella sofferenza. Viaggiare nella nostra anima è come sbucciare una cipolla: ogni volta si riesce a togliere uno strato in più... forse con qualche lacrima. Ogni emozione bussa alla nostra porta con un dono: sta ad ognuno di noi scoprire quale. Della stessa autrice: "Prendi per mano la tua ferita ha un dono per te..."