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La sola variabile esogena "prezzo" sarebbe sufficiente a migliorare il reddito degli agricoltori? Nonostante l'evidenza, i Paesi produttori africani (Costa d'Avorio e Ghana in testa) continuano a sostenere la necessità di un "differenziale di reddito dignitoso", che in pratica è deludente.In questo dibattito, l'UE sembra giudicare male i propri errori atavici, insistendo su un corpus legislativo fuorviante ed evitando le basi. Spesso vengono privilegiate questioni periferiche come la "certificazione" o la "lotta alla deforestazione", come negli Stati Uniti, con la mossa dei senatori Wyden e…mehr

Produktbeschreibung
La sola variabile esogena "prezzo" sarebbe sufficiente a migliorare il reddito degli agricoltori? Nonostante l'evidenza, i Paesi produttori africani (Costa d'Avorio e Ghana in testa) continuano a sostenere la necessità di un "differenziale di reddito dignitoso", che in pratica è deludente.In questo dibattito, l'UE sembra giudicare male i propri errori atavici, insistendo su un corpus legislativo fuorviante ed evitando le basi. Spesso vengono privilegiate questioni periferiche come la "certificazione" o la "lotta alla deforestazione", come negli Stati Uniti, con la mossa dei senatori Wyden e Brown di proteggere i bambini.Questo libro fa luce su alcuni difetti, mettendo in discussione il rapporto "cacao-cioccolato", una delle principali cause della povertà dei coltivatori, del disastro ecologico osservato e di vari effetti perversi, alibi per l'attivismo intorno alla fava di cacao. Nell'argomentare le cause della produttività e della lavorazione locali, nonché dei mercati africani del cacao, si concentra sull'incoerenza dello status della terra utilizzata per coltivarlo.La causa principale invocata è quella di rendere il coltivatore di cacao il primo attore del processo di macinazione, idealmente nella fattoria, come il viticoltore con il suo raccolto nello chateau.
Autorenporträt
Líder empresarial y senador, Jean-Baptiste PANY ha sido alto ejecutivo en varios bancos internacionales. En este cargo, fue Presidente de la Subcomisión de "Productos Tropicales" de la Asociación Profesional de Bancos e Instituciones Financieras de Côte d'Ivoire. Fue un interlocutor privilegiado durante las reformas agrarias de este país.