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La tendenza moderna di consumare olio di senape in forma cruda, fritta e cotta sta aumentando di giorno in giorno nella popolazione del Bangladesh, a prescindere dallo status economico. Purtroppo, però, non sono consapevoli degli effetti negativi di questo olio. È stato infatti dimostrato che gli oli di senape hanno un alto livello di acido erucico e che l'acido erucico è un agente causale delle malattie cardiovascolari. È quindi molto importante conoscere il livello di acido erucico negli oli di senape tradizionali e in quelli disponibili in commercio in Bangladesh. Lo scopo dello studio è…mehr

Produktbeschreibung
La tendenza moderna di consumare olio di senape in forma cruda, fritta e cotta sta aumentando di giorno in giorno nella popolazione del Bangladesh, a prescindere dallo status economico. Purtroppo, però, non sono consapevoli degli effetti negativi di questo olio. È stato infatti dimostrato che gli oli di senape hanno un alto livello di acido erucico e che l'acido erucico è un agente causale delle malattie cardiovascolari. È quindi molto importante conoscere il livello di acido erucico negli oli di senape tradizionali e in quelli disponibili in commercio in Bangladesh. Lo scopo dello studio è stato quello di analizzare il profilo degli acidi grassi dell'olio di senape commerciale (prodotto industrialmente) e dell'olio di senape ghani (metodo tradizionale di lavorazione dell'olio). Dopo la preparazione degli esteri metilici purificati degli acidi grassi dei suddetti oli, è stata effettuata l'analisi GLC (Gas-Liquid Chromatographic). I risultati hanno mostrato che la percentuale di acido erucico (22:1) negli oli di senape commerciali e ghani era rispettivamente del 41,80% e del 51,98%.
Autorenporträt
Mohammad Tanvir Sarwar est né en 1984 à Jessore, au Bangladesh. Il est chercheur et professeur assistant au département de nutrition appliquée et de technologie alimentaire de l'université islamique de Kushtia, au Bangladesh. Ses domaines de recherche sont la biochimie et la biologie moléculaire. Depuis 2016, il effectue ses recherches de doctorat dans le département de biologie moléculaire orale.