il Cavaliere Errante (fixed-layout eBook, ePUB)
La vera storia di Michele Liguori,il vigile eroe della Terra dei Fuochi
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E’ morto di dovere, Michele Liguori, vigile urbano di Acerra. Nella città della Campania diventata la capitale della Terra dei Fuochi, Michele era tenente, ma anche unico componente del settore ambiente della Polizia municipale destinato a combattere la camorra della monnezza. Michele Liguori è morto a 59 anni, di domenica mattina alle 6:43, il12 gennaio del 2014. Lo hanno ucciso i miasmi che ha respirato in anni di lavoro spesi a scovare le discariche . Ci andava, voleva vedere di persona, fotografava. Respirava morte. Il suo lavoro dava addirittura fastidio“Michè, ma chi te lo fa fa...
E’ morto di dovere, Michele Liguori, vigile urbano di Acerra. Nella città della Campania diventata la capitale della Terra dei Fuochi, Michele era tenente, ma anche unico componente del settore ambiente della Polizia municipale destinato a combattere la camorra della monnezza.
Michele Liguori è morto a 59 anni, di domenica mattina alle 6:43, il12 gennaio del 2014.
Lo hanno ucciso i miasmi che ha respirato in anni di lavoro spesi a scovare le discariche . Ci andava, voleva vedere di persona, fotografava. Respirava morte. Il suo lavoro dava addirittura fastidio“Michè, ma chi te lo fa fare?”, gli dicevano i colleghi. Lui andava avanti, perché quello era il dovere di uomo che ogni mattina si svegliava e indossava una divisa. Di notte il telefono squillava per spaventarlo. Michele è morto ucciso anche dall’isolamento. Chi doveva incoraggiarlo, stargli vicino, offrirgli i mezzi che servivano per combattere la camorra della monnezza, non lo ha fatto. Qualcuno, addirittura, gli ha rimproverato un “eccesso di zelo”. “Non potevo far finta di non vedere…”. E nemmeno noi...per questo Colorando i Pensieri Edizioni ha deciso di pubblicare questo libro dell'autore Giacomo Pietoso, che sia di esempio per tutti, nella speranza che qualcosa cambi.
Michele Liguori è morto a 59 anni, di domenica mattina alle 6:43, il12 gennaio del 2014.
Lo hanno ucciso i miasmi che ha respirato in anni di lavoro spesi a scovare le discariche . Ci andava, voleva vedere di persona, fotografava. Respirava morte. Il suo lavoro dava addirittura fastidio“Michè, ma chi te lo fa fare?”, gli dicevano i colleghi. Lui andava avanti, perché quello era il dovere di uomo che ogni mattina si svegliava e indossava una divisa. Di notte il telefono squillava per spaventarlo. Michele è morto ucciso anche dall’isolamento. Chi doveva incoraggiarlo, stargli vicino, offrirgli i mezzi che servivano per combattere la camorra della monnezza, non lo ha fatto. Qualcuno, addirittura, gli ha rimproverato un “eccesso di zelo”. “Non potevo far finta di non vedere…”. E nemmeno noi...per questo Colorando i Pensieri Edizioni ha deciso di pubblicare questo libro dell'autore Giacomo Pietoso, che sia di esempio per tutti, nella speranza che qualcosa cambi.
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