
Trilogia degli scarozzanti: L'Ambleto-Macbetto-Edipus
Versandkostenfrei!
Versandfertig in über 4 Wochen
18,99 €
inkl. MwSt.
PAYBACK Punkte
9 °P sammeln!
Sorta di specchio ed equivalente dell¿esistenza, il teatro di Testori affronta ¿ forse più del resto della sua produzione ¿ i nodi ineludibili della condizione umana e costituisce la chiave di volta che sorregge l¿opera di questo autore. Nella Trilogia degli scarrozzanti ritroviamo, riscritte e trasfigurate, tre opere fondamentali della drammaturgia occidentale: Amleto e Macbeth di Shakespeare e l¿Edipo di Sofocle. Prendendo spunto da queste tragedie, Testori ne distilla i motivi che percorrono e agitano da sempre la sua produzione: ed ecco quindi, nell¿Ambleto, un discorso sulla sessua...
Sorta di specchio ed equivalente dell¿esistenza, il teatro di Testori affronta ¿ forse più del resto della sua produzione ¿ i nodi ineludibili della condizione umana e costituisce la chiave di volta che sorregge l¿opera di questo autore. Nella Trilogia degli scarrozzanti ritroviamo, riscritte e trasfigurate, tre opere fondamentali della drammaturgia occidentale: Amleto e Macbeth di Shakespeare e l¿Edipo di Sofocle. Prendendo spunto da queste tragedie, Testori ne distilla i motivi che percorrono e agitano da sempre la sua produzione: ed ecco quindi, nell¿Ambleto, un discorso sulla sessualità e il potere portato all¿estremo e il confronto con il mistero della nascita; nel Macbetto un tormentoso interrogarsi sul male e sul suo legame originario e inscindibile con la vita; nell¿Edipus, infine, la parabola di un soggetto portatore inconsapevole di valori alternativi rispetto a quelli costituiti, manifestazione di un conflitto tra padre e figlio e di un anelito al ricongiungimento con il ventre materno, legato al ciclico rinnovarsi della natura. Per reinventare questo teatro, Testori inventa una lingua straordinaria, ¿gloriosamente e oscenamente viva, allestita con i resti di tutte le lingue morte o agonizzanti del mondö ¿ secondo la definizione di Raboni. È l¿idioma degli scarrozzanti, appunto, compagnia itinerante di guitti, stracciona e sublime nella sua degradazione, che, insieme alle tragedie di Shakespeare e Sofocle, mette in scena se stessa e il proprio presente.