
Silice nanostrutturata sulle diatomee e sue proprietà ottiche
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Le frustule silicee sono state estratte da una specie rappresentativa di diatomee d'acqua dolce (Cyclotella sp.) mediante trattamento con acido cloridrico (HCl) acquoso. Le caratteristiche strutturali delle frustule pulite sono state esaminate al microscopio elettronico a scansione (SEM). Le immagini al microscopio hanno mostrato che le diatomee hanno una forma circolare regolare e dimensioni quasi uguali (lunghezza media 9 ¿m e larghezza media 3 ¿m). È stato osservato che le frustule erano composte principalmente da silice (~87 at %) e ossidi metallici (~11,5 at %), come rilevato dalle mis...
Le frustule silicee sono state estratte da una specie rappresentativa di diatomee d'acqua dolce (Cyclotella sp.) mediante trattamento con acido cloridrico (HCl) acquoso. Le caratteristiche strutturali delle frustule pulite sono state esaminate al microscopio elettronico a scansione (SEM). Le immagini al microscopio hanno mostrato che le diatomee hanno una forma circolare regolare e dimensioni quasi uguali (lunghezza media 9 ¿m e larghezza media 3 ¿m). È stato osservato che le frustule erano composte principalmente da silice (~87 at %) e ossidi metallici (~11,5 at %), come rilevato dalle misurazioni FT-IR ed EDX. L'emissione ottica ha mostrato bande chiare a 440 e 375 nm, dovute alle microstrutture di silice di dimensioni pari a 200 nm. Con questa nanostruttura naturale è possibile produrre dispositivi fotonici.