
Paura e meraviglia. Storie filosofiche del XVIII secolo
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I saggi qui raccolti ruotano attorno al ruolo che assumono le nozioni di paura e di meraviglia nel contesto delle storie filosofiche del XVIII secolo. La Storia naturale della religione di Hume e la Storia dell'astronomia di Adam Smith costituiscono due fra gli scritti più rappresentativi di queste storie filosofiche che approntavano la critica delle credenze e delle testimonianze, proponevano congetture là dove i fatti non potevano soccorrere le interpretazioni e applicavano comparazioni là dove il presupposto dell'uguaglianza della natura umana si intersecava con le diversità fra popoli ...
I saggi qui raccolti ruotano attorno al ruolo che assumono le nozioni di paura e di meraviglia nel contesto delle storie filosofiche del XVIII secolo. La Storia naturale della religione di Hume e la Storia dell'astronomia di Adam Smith costituiscono due fra gli scritti più rappresentativi di queste storie filosofiche che approntavano la critica delle credenze e delle testimonianze, proponevano congetture là dove i fatti non potevano soccorrere le interpretazioni e applicavano comparazioni là dove il presupposto dell'uguaglianza della natura umana si intersecava con le diversità fra popoli e uomini e confliggeva con le loro diseguaglianze. Da questo punto di vista coloro che, nel XVIII secolo, scrissero storie filosofiche, oscillarono tra spregiudicatezza intellettuale e pregiudizi storico-culturali. Così, per esempio, Hume scrive: "tutti gli uomini si osservano tra loro con sorpresa, e non è possibile ficcare loro in testa che il turbante dell'africano è un'acconciatura non migliore né peggiore del cappuccio dell'europeo". Eppure la spregiudicatezza intellettuale e filosofica, che costituisce il fascino straordinario del suo pensiero, convive con una concezione svalutativa e pessimistica dell'altro, del 'volgo ignorante', del 'selvaggio' e del 'primitivo', descritti come dotati di una mente rozza, prede del fanatismo, della crudeltà e della superstizione. A sua volta, questa stessa concezione svalutativa e pessimistica convive con la critica della attendibilità delle testimonianze, che, come riconobbe Marc Bloch, costituì una svolta fondamentale sul piano della spiegazione storica nel rapporto fra credenze e fatti. Ma forse sono proprio strane convivenze di questo tipo a offrire oggi la possibilità di ripercorrere quell'epoca così decisiva del pensiero occidentale e, nonostante tutto, così presente, quale fu l'Illuminismo. Das Urheberrecht an bibliographischen und produktbeschreibenden Daten und an den bereitgestellten Bildern liegt bei Informazioni Editoriali, I.E. S.r.l., oder beim Herausgeber oder demjenigen, der die Genehmigung erteilt hat. Alle Rechte vorbehalten.