
Microcosmografie. Mirza Bidil e la natura nel Seicento indo-persiano
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"Microcosmografie. Mirza Bedil e la natura nel Seicento indo-persiano" di Stefano Pellò, che qui presentiamo, è la prima monografia apparsa in una lingua occidentale sulla poetica e sulla filosofia della natura di uno dei maggiori rappresentanti della cultura indo-persiana dell'età mughal, Mirza Abda-al-Qader Bidel. Microcosmografie riprende il tema scarciano della "Persia barocca" con l'obiettivo di superarne gli aspetti puramente impressionistici ed estetizzanti: una delle principali novità del volume è la lettura comparata della filosofia naturale di Bidel con autori come Bruno e Campa...
"Microcosmografie. Mirza Bedil e la natura nel Seicento indo-persiano" di Stefano Pellò, che qui presentiamo, è la prima monografia apparsa in una lingua occidentale sulla poetica e sulla filosofia della natura di uno dei maggiori rappresentanti della cultura indo-persiana dell'età mughal, Mirza Abda-al-Qader Bidel. Microcosmografie riprende il tema scarciano della "Persia barocca" con l'obiettivo di superarne gli aspetti puramente impressionistici ed estetizzanti: una delle principali novità del volume è la lettura comparata della filosofia naturale di Bidel con autori come Bruno e Campanella, per la cui ricezione nel mondo di lingua persiana si tracciano inediti percorsi nel viaggio dei testi, dal regno di Napoli all'India mughal attraverso l'Iran safavide. Da questo punto di vista, il lavoro di Stefano Pellò è un rilevante contributo alla ricostruzione degli interscambi culturali all'interno della vasta area euro-asiatica avvenuti certo a partire dall'affermarsi del mondo moderno, e probabilmente anche molto prima. Il volume guarda, al contempo, all'opera bideliana nel suo proprio contesto sudasiatico, con attenzione agli addentellati estetici e culturali con il mondo di lingua e di cultura sanscritica, incluso quello hindu di dizione persiana, e alla tradizione filosofica brahmanica tradotta dal sanscrito al persiano dalla fine del '500 in poi. Penso infine sia importante far notare anche che il volume contiene una notevole quantità di materiale testuale persiano (in prosa e in poesia, spesso tradotta da manoscritti inediti e rare litografie indiane) tradotto e analizzato per la prima volta, non solo a firma di Bidel ma anche di autori cruciali per la "Persia barocca", come Sa'eb-e Tabrizi, e di importanti figure della scuola bideliana che mettono in relazione in modo originale la sua poetica filosofica con i territori del pensiero e della devozione indiana. (dalla premessa di Adriano V. Rossi, Presidente di ISMEO). Das Urheberrecht an bibliographischen und produktbeschreibenden Daten und an den bereitgestellten Bildern liegt bei Informazioni Editoriali, I.E. S.r.l., oder beim Herausgeber oder demjenigen, der die Genehmigung erteilt hat. Alle Rechte vorbehalten.