
Il Suocero del mio Amico
Racconti Erotici Gay Espliciti in Italiano per Adulti
PAYBACK Punkte
0 °P sammeln!
Uomini che parlano poco e desiderano forte. Corpi veri, sudore e carne, silenzi densi come l'aria negli spogliatoi. In questa raccolta di racconti erotici gay, Manuel García ci porta nei luoghi più concreti del maschile - officine, palestre, parcheggi, cucine - per raccontare il desiderio che nasce dal confronto, dall'attrito, dal bisogno. Storie che non cercano carezze, ma impatti. Che non sussurrano, ma stringono.Nel racconto che dà il titolo al libro, Il suocero del mio amico, l'autore racconta con voce cruda e sensuale il passaggio da un amore impossibile a un incontro proibito. Il prot...
Uomini che parlano poco e desiderano forte. Corpi veri, sudore e carne, silenzi densi come l'aria negli spogliatoi. In questa raccolta di racconti erotici gay, Manuel García ci porta nei luoghi più concreti del maschile - officine, palestre, parcheggi, cucine - per raccontare il desiderio che nasce dal confronto, dall'attrito, dal bisogno. Storie che non cercano carezze, ma impatti. Che non sussurrano, ma stringono.Nel racconto che dà il titolo al libro, Il suocero del mio amico, l'autore racconta con voce cruda e sensuale il passaggio da un amore impossibile a un incontro proibito. Il protagonista, segnato da anni di silenzi e desideri taciuti per il suo migliore amico, si trova di fronte a una nuova, inaspettata tentazione: il padre della sposa. Un uomo maturo, elegante, dal fascino deciso e dagli occhi che non si limitano a guardare.«Lei è il padrino dello sposo», disse, porgendomi la mano.Il suo palmo era caldo, fermo, sicuro. E in quell'istante avrei voluto stringerlo più forte, trascinarlo in un angolo e respirarlo tutto.Il bagno del ristorante, più tardi, profumava di sapone e legno vecchio. Mi stavo lavando le mani quando lo vidi entrare. Sorrise."Prima o poi dobbiamo passare tutti di qui..."Quel momento durò tre secondi. Ma io lo sentii nella gola, nel basso ventre, tra le gambe. Un brivido che non si ferma con l'acqua fredda.»Uomini che si cercano anche senza parole.E poi, senza parole, si trovano.