Farfalle in rete:
Una netnografia sulle pratiche di anoressia e bulimia sui social network
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Il mondo contemporaneo ci impone regole, norme e comportamenti che dobbiamo seguire se vogliamo essere accettati nei gruppi dominanti. E il potere presente in questi gruppi è tanto più esagerato quanto più fragili sono le persone coinvolte. Vivere in una società in cui si deve sostenere l'immagine di una vita perfetta sui social media richiede un certo tributo. E i praticanti di anoressia e bulimia, i cosiddetti Anas e Mias, sono disposti a pagare con la vita per sentirsi inclusi in questo mondo basato sui filtri di Instagram e sui like e i complimenti di Facebook. Per farlo, hanno creato ...
Il mondo contemporaneo ci impone regole, norme e comportamenti che dobbiamo seguire se vogliamo essere accettati nei gruppi dominanti. E il potere presente in questi gruppi è tanto più esagerato quanto più fragili sono le persone coinvolte. Vivere in una società in cui si deve sostenere l'immagine di una vita perfetta sui social media richiede un certo tributo. E i praticanti di anoressia e bulimia, i cosiddetti Anas e Mias, sono disposti a pagare con la vita per sentirsi inclusi in questo mondo basato sui filtri di Instagram e sui like e i complimenti di Facebook. Per farlo, hanno creato un mondo tutto loro all'interno di gruppi specifici sui social media per rafforzare i loro disturbi alimentari, che considerano uno stile di vita piuttosto che un grave problema psicologico. Per Anas e Mias, essere leggere come una farfalla e poter ottenere molti ¿mi piace¿ sulle loro foto vale qualsiasi sacrificio. Questo libro, frutto di uno studio scientifico, vuole mostrare fino a che punto le giovani donne sono disposte a spingersi alla ricerca di un corpo ideale per sentirsi accettate dalla società e da se stesse.