
Dirò de l'altre cose ch'i' v'ho scorte nella Commedia di Dante Alighieri
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Da sempre, in tutti i suoi libri, Maria Soresina ci ha guidato a scorgere 'altre cose', diverse da quelle che abbiamo appreso a scuola, e non solo nella Divina Commedia. Lo fa anche in questo suo nuovo saggio su Dante, per svelarne il messaggio spirituale: l'insegnamento del 'cammino' che conduce alla felicità e alla libertà e che ha come fondamento l'autonomia della coscienza, per cui Dante arriva a 'vedere' Dio senza alcuna intermediazione ecclesiastica. Il suo coraggioso messaggio spirituale, ma anche politico, è stato colto raramente e troppo spesso travisato. Maria Soresina parla di un...
Da sempre, in tutti i suoi libri, Maria Soresina ci ha guidato a scorgere 'altre cose', diverse da quelle che abbiamo appreso a scuola, e non solo nella Divina Commedia. Lo fa anche in questo suo nuovo saggio su Dante, per svelarne il messaggio spirituale: l'insegnamento del 'cammino' che conduce alla felicità e alla libertà e che ha come fondamento l'autonomia della coscienza, per cui Dante arriva a 'vedere' Dio senza alcuna intermediazione ecclesiastica. Il suo coraggioso messaggio spirituale, ma anche politico, è stato colto raramente e troppo spesso travisato. Maria Soresina parla di un 'peccato originale' commesso dai figli di Dante e dai primi interpreti i quali avevano un unico obiettivo: non quello di spiegare il poema, ma di dimostrarne la perfetta ortodossia e allontanare ogni sospetto di eresia in un'epoca di feroci persecuzioni. La loro voce, considerata autorevole, è diventata nei secoli un modello per l'interpretazione dantesca, ma è giunto il momento di rivelare anche 'altre cose'. Das Urheberrecht an bibliographischen und produktbeschreibenden Daten und an den bereitgestellten Bildern liegt bei Informazioni Editoriali, I.E. S.r.l., oder beim Herausgeber oder demjenigen, der die Genehmigung erteilt hat. Alle Rechte vorbehalten.