DECENTRAMENTO IN BURKINA FASO
La sfida di far sì che i rappresentanti eletti a livello locale si approprino del processo
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L'impegno del Burkina Faso a fare del decentramento un catalizzatore dello sviluppo locale ha portato all'istituzione di organi deliberativi in 351 comuni dopo le elezioni comunali del 23 aprile 2006. In seguito alle elezioni comunali del 2 dicembre 2012, questi organi sono stati rinnovati per un nuovo mandato, il che dovrebbe garantire una maggiore partecipazione sociale al processo di decentramento. Tuttavia, in molti comuni, i cambiamenti attesi sono appena percepibili. Peggio ancora, gli attori principali - i consiglieri comunali - non dimostrano una chiara comprensione del proprio ruolo. ...
L'impegno del Burkina Faso a fare del decentramento un catalizzatore dello sviluppo locale ha portato all'istituzione di organi deliberativi in 351 comuni dopo le elezioni comunali del 23 aprile 2006. In seguito alle elezioni comunali del 2 dicembre 2012, questi organi sono stati rinnovati per un nuovo mandato, il che dovrebbe garantire una maggiore partecipazione sociale al processo di decentramento. Tuttavia, in molti comuni, i cambiamenti attesi sono appena percepibili. Peggio ancora, gli attori principali - i consiglieri comunali - non dimostrano una chiara comprensione del proprio ruolo. Un'analisi del processo di decentramento nel comune rurale di Namissiguima, nella provincia di Yatenga, rivela una mancanza di appropriazione del decentramento da parte dei consiglieri locali, caratterizzata dalla scarsa conoscenza dei testi di base sul decentramento, dalla mancanza di responsabilità sociale e dalla mancata partecipazione alle riunioni del consiglio comunale. L'analfabetismo, la mancanza di formazione e le modeste indennità di seduta spiegano queste carenze nel processo di decentramento.
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