
Censura di guerra. 'È bene che sappino quel che si pate'. Le lettere delle donne e la commissione provinciale di Censura di Lucca 1941-1942
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Le lettere delle donne scritte e spedite tra il 1941 e il 1942 raccolgono i sentimenti, le paure, la rabbia e lo sconforto di chi rimase a casa a sostenere il peso delle famiglie. Con gli uomini in guerra, lontani da casa, di fronte alla scarsità dei generi alimentari, all'avvicinarsi della guerra, alle notizie di sconfitte mascherate, all'incessante propaganda, la macchina del regime legge e censura. Tutte le lettere vengono vagliate dalla Commissione Provinciale di Censura di Lucca, e dopo la revisione segreta le corrispondenze "sospette" vengono censurate e segnalate. Si mette in azione l'...
Le lettere delle donne scritte e spedite tra il 1941 e il 1942 raccolgono i sentimenti, le paure, la rabbia e lo sconforto di chi rimase a casa a sostenere il peso delle famiglie. Con gli uomini in guerra, lontani da casa, di fronte alla scarsità dei generi alimentari, all'avvicinarsi della guerra, alle notizie di sconfitte mascherate, all'incessante propaganda, la macchina del regime legge e censura. Tutte le lettere vengono vagliate dalla Commissione Provinciale di Censura di Lucca, e dopo la revisione segreta le corrispondenze "sospette" vengono censurate e segnalate. Si mette in azione l'apparato repressivo del regime, sia da parte delle questure che della Organizzazione per la Vigilanza e Repressione dell'Antifascismo (O.V.R.A.). In questo saggio i documenti della Commissione con le piccole storie personali di tante donne in guerra. Das Urheberrecht an bibliographischen und produktbeschreibenden Daten und an den bereitgestellten Bildern liegt bei Informazioni Editoriali, I.E. S.r.l., oder beim Herausgeber oder demjenigen, der die Genehmigung erteilt hat. Alle Rechte vorbehalten.