
Abitatori dell'eterno. L'uomo e il tempo nel pensiero di Emanuele Severino
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Attraverso le categorie dell'essere e del non-essere, introdotte per la prima volta dal pensiero greco, la ¿loso¿a ha impresso al divenire il signi¿cato che esso riveste per noi: il signi¿cato per cui esso è l'uscire delle cose dal nulla e il ritornare delle cose nel nulla. Qui äonda le radici ogni nichilismo. Ma contro quest'interpretazione nichilistica che contraddistingue il nostro comune modo di intendere il tempo e la realtà, il pensiero di Emanuele Severino mette in luce, con una forza e un rigore straordinari, un senso totalmente nuovo del divenire: il senso per cui esso, lungi d...
Attraverso le categorie dell'essere e del non-essere, introdotte per la prima volta dal pensiero greco, la ¿loso¿a ha impresso al divenire il signi¿cato che esso riveste per noi: il signi¿cato per cui esso è l'uscire delle cose dal nulla e il ritornare delle cose nel nulla. Qui äonda le radici ogni nichilismo. Ma contro quest'interpretazione nichilistica che contraddistingue il nostro comune modo di intendere il tempo e la realtà, il pensiero di Emanuele Severino mette in luce, con una forza e un rigore straordinari, un senso totalmente nuovo del divenire: il senso per cui esso, lungi dall'essere il venire o il ritornare nel nulla delle cose, è invece il necessario e in¿nito oltrepassarsi degli eterni. Il libro intende presentare in modo semplice, attraverso alcuni grandi luoghi della ¿loso¿a di Severino e il dialogo con sei tra i suoi maggiori interpreti, i fondamenti teoretici di tale concezione, so¿ermandosi sulle dirompenti implicazioni esistenziali che essa dischiude.