Abbraccia un anziano
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Sono dolci, saggi, indifesi. Sono testardi, intrattabili, malati. Sono i nostri nonni, i nostri genitori, i nostri zii e in generale tutte le persone anziane che abbiamo la fortuna di avere in famiglia. Chi ha addirittura la benedizione di accudirli in casa propria sa che non è facile prendersi cura di questi scrigni di tenerezza e di storia, perché si sa che ad una certa età si è troppo stanchi per contravvenire alle proprie abitudini. Allora a volte ci arrabbiamo con loro, dimenticando la meraviglia che li circonda e quanto in fondo la nostra vita sarà sempre in debito con quella dei no...
Sono dolci, saggi, indifesi. Sono testardi, intrattabili, malati. Sono i nostri nonni, i nostri genitori, i nostri zii e in generale tutte le persone anziane che abbiamo la fortuna di avere in famiglia. Chi ha addirittura la benedizione di accudirli in casa propria sa che non è facile prendersi cura di questi scrigni di tenerezza e di storia, perché si sa che ad una certa età si è troppo stanchi per contravvenire alle proprie abitudini. Allora a volte ci arrabbiamo con loro, dimenticando la meraviglia che li circonda e quanto in fondo la nostra vita sarà sempre in debito con quella dei nostri cari nonni, senza la quale noi non esisteremmo. Lo sa bene chi un nonno non ce l'ha avuto o chi l'ha conosciuto solo per poco. Sa bene che senza di loro ci si affaccia alla vita con un pezzo mancante: quello di una presenza che, seppur a volte silente, ci lascia ricordi indelebili di esperienze preziose. Per ricordarci di questo tesoro l'Associazione L'Abbraccio il 19 marzo, festa di san Giuseppe, abbraccia idealmente con questo scritto i nonni di Fontenuovo. Perché loro si sono presi cura di noi da piccoli ed ora noi ci prendiamo cura di loro, non dimenticandoli.
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