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Massimo Taparelli marchese d'Azeglio (1798 – 1866) è stato un politico molto importante nell'Italia del Regno Sabaudo, ma anche pittore e scrittore. Prima oppositore di Cavour e poi Primo Ministro, Massimo d'Azeglio prima di entrare in politica ebbe una breve carriera militare e una parallela attività letteraria, fatta soprattutto di saggi ma fra cui si può trovare questo romanzo (scritto a fini patriottici) con la storia di Ettore Fieramosca e la disfida di Barletta. Dal suo romanzo furono tratti alcuni film e numerose opere teatrali.
La disfida di Barletta fu uno scontro medievale
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Produktbeschreibung
Massimo Taparelli marchese d'Azeglio (1798 – 1866) è stato un politico molto importante nell'Italia del Regno Sabaudo, ma anche pittore e scrittore.
Prima oppositore di Cavour e poi Primo Ministro, Massimo d'Azeglio prima di entrare in politica ebbe una breve carriera militare e una parallela attività letteraria, fatta soprattutto di saggi ma fra cui si può trovare questo romanzo (scritto a fini patriottici) con la storia di Ettore Fieramosca e la disfida di Barletta. Dal suo romanzo furono tratti alcuni film e numerose opere teatrali.

La disfida di Barletta fu uno scontro medievale tenutosi il 13 febbraio 1503 nella mattina di Sant'Elia (in territorio di Trani, all'epoca dei fatti sotto giurisdizione veneziana), fra tredici cavalieri italiani comandati da Ettore Fieramosca (sotto l'egida spagnola) e altrettanti cavalieri francesi.
Nel corso di un banchetto tenuto il 15 gennaio 1503 sorse una diatriba sul valore dei cavalieri italiani (che combattevano sotto il vessillo spagnolo) e quello dei cavalieri francesi. Da qui il lancio della sfida.
La notte prima del duello i tredici cavalieri italiani, capitanati da Ettore Fieramosca, pernottarono ad Andria, nella cui cattedrale seguirono la messa d'augurio e giurarono vittoria o morte.
Il duello iniziò con una carica dei cavalieri francesi, cui gli italiani resistettero restando uniti e facendo fronte comune. Il duello continuò con spade e scudi finché tutti i francesi vennero catturati o feriti uno dopo l'altro dagli italiani, che conseguirono una netta vittoria.