
L' ultima stagione. Voci e memorie della civiltà contadina
PAYBACK Punkte
12 °P sammeln!
La civiltà contadina non esiste più. Esistono appassionati custodi di oggetti d¿epoca, case e stalle diroccate, musei rurali dedicati e gli ultimi testimoni di quella epopea. Ma nel corso del Novecento il mondo contadino, sacrificato sull¿altare della patria della Grande Guerra, ha finito per subire l¿incedere della civiltà industriale e consumistica del secondo dopoguerra. Una storia secolare che aveva saputo elaborare una cultura alternativa a quella colta, capace di dare un significato profondo al vivere e al morire, è ben presto superata in nome del progresso e della comodità. Dai ...
La civiltà contadina non esiste più. Esistono appassionati custodi di oggetti d¿epoca, case e stalle diroccate, musei rurali dedicati e gli ultimi testimoni di quella epopea. Ma nel corso del Novecento il mondo contadino, sacrificato sull¿altare della patria della Grande Guerra, ha finito per subire l¿incedere della civiltà industriale e consumistica del secondo dopoguerra. Una storia secolare che aveva saputo elaborare una cultura alternativa a quella colta, capace di dare un significato profondo al vivere e al morire, è ben presto superata in nome del progresso e della comodità. Dai "bò" al trattore, dalla stalla alla fabbrica, dalle case in pietra al cemento. La fretta di lasciarsi alle spalle un tempo di miseria e tribolazioni fa dimenticare quello che di buono la civiltà contadina aveva serbato per secoli. Il saggio è un omaggio all¿ultimo contadino, a quei pochi che ancora si ostinano a rimanere legati al ciclo naturale delle stagioni, ai lavori nei campi, a regolare i mestieri in base alla luna. Das Urheberrecht an bibliographischen und produktbeschreibenden Daten und an den bereitgestellten Bildern liegt bei Informazioni Editoriali, I.E. S.r.l., oder beim Herausgeber oder demjenigen, der die Genehmigung erteilt hat. Alle Rechte vorbehalten.