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Traditi, sottomessi, invasi. L'estinzione di un popolo senza figli, senza lavoro, senza futuro
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Siamo di fronte a una prospettiva apocalittica: l¿estinzione degli italiani, la loro sparizione dalla storia a causa di un crollo demografico che sta diventando irrimediabile. Intanto i nostri politici fischiettano con noncuranza, assorbiti dalla contesa delle poltrone, mentre lasciano che un fiume di migranti, di diversa cultura e religione, sbarchi e si insedi nella penisola e mentre, da tempo, hanno deliberato una cessione di poteri che fa venir meno l¿indipendenza nazionale e la sovranità popolare. Con la sudditanza ai mercati finanziari, con la perdita di sovranità monetaria (per l¿e...
Siamo di fronte a una prospettiva apocalittica: l¿estinzione degli italiani, la loro sparizione dalla storia a causa di un crollo demografico che sta diventando irrimediabile. Intanto i nostri politici fischiettano con noncuranza, assorbiti dalla contesa delle poltrone, mentre lasciano che un fiume di migranti, di diversa cultura e religione, sbarchi e si insedi nella penisola e mentre, da tempo, hanno deliberato una cessione di poteri che fa venir meno l¿indipendenza nazionale e la sovranità popolare. Con la sudditanza ai mercati finanziari, con la perdita di sovranità monetaria (per l¿euro) e di sovranità politica (per l¿Unione europea dopo Maastricht) si è assestato un durissimo colpo allo stato sociale e all'economia italiana e si riduce progressivamente lo stato nazionale a un fantasma. Nel quale infatti gli elettori e i cittadini percepiscono di contare sempre meno. Antonio Socci compie un viaggio nella storia d¿Italia mostrando che il tradimento delle élite e la ¿chiamata dello stranierö hanno ¿feritö per molti secoli la nostra storia nazionale. Il popolo italiano ha sempre reagito esprimendo la sua straordinaria genialità, che ha illuminato il mondo in tutti i campi del sapere, della vita e dell¿arte (e anche con i suoi santi). Soprattutto la nostra grande letteratura ha tenuto vivi l¿identità nazionale e il grido di protesta per i tanti eserciti stranieri che hanno trasformato il ¿Bel Paese¿ nel loro campo di battaglia. In particolare ha tenuto desto il senso di appartenenza a una storia millenaria e a un¿identità che affonda le sue radici nei popoli italici preromani e nella Roma classica e cristiana. Radici culturali e identità nazionale che oggi una pervasiva ideologia tenta di delegittimare, di offuscare o addirittura di negare. Questo libro è anche un¿accorata dichiarazione d¿amore all¿Italia e un¿esortazione a non accettare la sua liquidazione e il tramonto dell¿Occidente.