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Plasmare il mondo
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La scultura è un¿arte universale. È da sempre praticata da tutte le culture del mondo e risale a un lontanissimo passato. Le prime pietre sagomate sopravvissute potrebbero persino precedere l¿avvento del linguaggio. L¿impulso a dar forma a pietra, argilla, legno e metallo è evidentemente profondo nella nostra psiche e biologia. Ed è il motivo che collega l¿interrogativo «cos'è la scultura?» alla domanda più universale su cosa sia l¿umanità. La scultura non può essere vista esclusivamente come una ricerca estetica; è legata all¿istinto irresistibile dell¿uomo a lasciare un seg...
La scultura è un¿arte universale. È da sempre praticata da tutte le culture del mondo e risale a un lontanissimo passato. Le prime pietre sagomate sopravvissute potrebbero persino precedere l¿avvento del linguaggio. L¿impulso a dar forma a pietra, argilla, legno e metallo è evidentemente profondo nella nostra psiche e biologia. Ed è il motivo che collega l¿interrogativo «cos'è la scultura?» alla domanda più universale su cosa sia l¿umanità. La scultura non può essere vista esclusivamente come una ricerca estetica; è legata all¿istinto irresistibile dell¿uomo a lasciare un segno nel paesaggio, di costruire, realizzare immagini, praticare una religione e sviluppare un pensiero filosofico. Attingendo a esempi da tutto il mondo e di ogni epoca, da migliaia di anni avanti Cristo fino all¿oggi, gli autori considerano la scultura come una forma d¿arte transnazionale, con un¿autonoma e avvincente storia. Analizzano materiali e tecniche, ma anche temi generali come lo spazio, la luce e l¿oscurità. Entrambi sono convinti che la scultura sia una forma di pensiero fisico, in grado di alterare il modo in cui le persone si percepiscono. E ci invitano a guardare la scultura, e più in generale il mondo che ci circonda, in un modo completamente diverso.