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Il potere di non punire. Uno studio sull'amnistia Togliatti
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Il volume svolge una riflessione sulla categoria della punibilità a partire dalla transizione italiana dal fascismo alla democrazia e in particolare dall'amnistia del 22 giugno 1946 (cd. amnistia Togliatti). Con questo provvedimento, a soli quattordici mesi dalla fine della seconda guerra mondiale, il governo di unità nazionale sceglie di esercitare il potere di clemenza in relazione ai crimini del fascismo e della Repubblica Sociale Italiana. Rivolgendo l'attenzione all'esercizio della potestà punitiva, l'autore approfondisce la categoria della non punibilità ed in particolare lo statuto ...
Il volume svolge una riflessione sulla categoria della punibilità a partire dalla transizione italiana dal fascismo alla democrazia e in particolare dall'amnistia del 22 giugno 1946 (cd. amnistia Togliatti). Con questo provvedimento, a soli quattordici mesi dalla fine della seconda guerra mondiale, il governo di unità nazionale sceglie di esercitare il potere di clemenza in relazione ai crimini del fascismo e della Repubblica Sociale Italiana. Rivolgendo l'attenzione all'esercizio della potestà punitiva, l'autore approfondisce la categoria della non punibilità ed in particolare lo statuto penalistico della clemenza collettiva. Si collega così il contesto postbellico al tempo presente, individuando l'esperienza della transizione italiana come paradigma per una riflessione più generale su profili politico-criminali - quale il rapporto fra potere politico e potere giudiziario -, sulle interdipendenze fra tempo, memoria e diritto penale e su istituti penalistici, primo fra tutti l'amnistia. Das Urheberrecht an bibliographischen und produktbeschreibenden Daten und an den bereitgestellten Bildern liegt bei Informazioni Editoriali, I.E. S.r.l., oder beim Herausgeber oder demjenigen, der die Genehmigung erteilt hat. Alle Rechte vorbehalten.