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La raccolta di novelle intitolata “Il sigillo d’amore” venne pubblicata per la prima volta nel 1926. A dare il titolo al libro è l’ultima storia, incentrata su una delle figure femminili sarde più conosciute, le cui vicende, sospese tra storia e leggenda, hanno stimolato l’interesse di scrittori ed intellettuali di ogni tempo: Adelasia di Torres.Tra i vari autori che ebbero modo di studiare e raccontare al pubblico questa figura un posto d’onore lo merita Enrico Costa, del quale la Deledda si definì sempre una discepola. Infatti, lo scrittore sassarese dedicò un libro, a metà strada tra…mehr

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Produktbeschreibung
La raccolta di novelle intitolata “Il sigillo d’amore” venne pubblicata per la prima volta nel 1926. A dare il titolo al libro è l’ultima storia, incentrata su una delle figure femminili sarde più conosciute, le cui vicende, sospese tra storia e leggenda, hanno stimolato l’interesse di scrittori ed intellettuali di ogni tempo: Adelasia di Torres.Tra i vari autori che ebbero modo di studiare e raccontare al pubblico questa figura un posto d’onore lo merita Enrico Costa, del quale la Deledda si definì sempre una discepola. Infatti, lo scrittore sassarese dedicò un libro, a metà strada tra resoconto storico e romanzo, che ebbe un notevole successo in Sardegna e non solo, cui la scrittrice nuorese è debitrice.La Deledda, con la novella intitolata Il sigillo d’amore, si rifà quindi a una lunga tradizione letteraria non ancora del tutto esaurita. Grazie alle sue doti narrative ed alla sua incredibile creatività riesce a dipingere in maniera magistrale l’atmosfera medievale della Sardegna e a dare nuova vita alla famosa regina del Logudoro, senza cadere mai nella banalità e nel già sentito.Oltre a Il sigillo d’amore, la presente raccolta contiene altre 27 novelle: Il portafoglio, A cavallo, Deposizione, La rivale, La sedia, La terrazza fiorita di rose, La palma, La tartaruga, Uccelli di nido, Cura dell’amore, Un pezzo di carne, Ecce Homo, Il nome del fiume, Biglietto per conferenza, Piccolina, Il nemico, Il tesoro degli zingari, Viali di Roma, Il vivo, Il pastore di anatre, Il figlio del toro, Lo spirito dentro la capanna, La prima confessione, Il leone, Acquaforte, Strade sbagliate e Mattino di giugno.
Autorenporträt
Deledda was born in Nuoro, Sardinia, into a middle-class family, to Giovanni Antonio Deledda and Francesca Cambosu, as the fourth of seven siblings. She attended elementary school (the minimum required at the time) and was then educated by a private tutor (a guest of one of her relatives) and moved on to study literature on her own. It was during this time that she started displaying an interest in writing short novels, mostly inspired by the life of Sardinian peasants and their struggles. Her teacher encouraged her to submit her writing to a newspaper and, at age 13, her first story was published in a local journal. Some of Deledda's early works were published in the fashion magazine L'ultima moda between 1888 and 1889. In 1890 Trevisani published Nell'azzurro (Into the Blue), her first collection of short stories. Deledda's main focus was the representation of poverty and the struggles associated with it through a combination of imaginary and autobiographical elements. Her family wasn't particularly supportive of her desire to write.